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Quale arte s’impara nel Paese dell’ arte?
Facciamo il punto insieme ai docenti.
leggi l’articolo IlGiornaledell’Arte_432_ott2022_INCHIESTA SCUOLA 2
Con il contributo di Giovanna Bozzi, del Direttivo ANISA
Webinart – Tre conversazioni sull’arte per la scuola di domani” – webinar gratuiti per insegnati di storia dell’arte
Segnaliamo ai nostri soci il programma di webinar gratuiti organizzati da De Agostini Scuola e rivolti ai docenti di Storia dell’arte della scuola secondaria di secondo grado.
Il ciclo si intitola “Webinart – Tre conversazioni sull’arte per la scuola di domani”
per info:
Italia, la bellezza da riscoprire – Rai 2
RAI 2 – TG2 Dossier
Nella puntata sono intervenuti Irene Baldriga (ANISA), Claudio Strinati e altri studiosi.
La Storia dell’arte e la Scuola italiana
Sul Giornale dell’Arte di questo mese (Febbraio 2020), nella rubrica Dear Sir, il prof. Gerardo Pecci ha lanciato un grido di dolore: si è accorto, alla data, che la Storia dell’arte “è stata massacrata e senza speranza”. I colpevoli sono ravvisati nei ministri dell’Istruzione, a partire dalla Gelmini, nella Legge 107/2015 (la cosiddetta ‘Buona scuola’), nella presunta condotta omissiva ed eccessivamente tiepida di chi ha tentato di difendere la disciplina, in primis le Associazioni disciplinari e di categoria.
A questo punto urgono alcune precisazioni. Anzitutto, che ANISA, l’Associazione più antica dei docenti di Storia dell’arte e di discipline artistiche, ha promosso appelli con risonanza enorme nella pubblica opinione e adesione anche del Presidente della Repubblica, raccolte firme, interpellanze parlamentari; ha pubblicato numerosissimi articoli; ha partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive, convocato congressi e convegni in difesa della Storia dell’arte fin dal 2009, a seguito della Legge 133/2008, la cosiddetta ‘Riforma Gelmini’ (entrata in vigore nella secondaria di secondo grado il 1° settembre 2010), quando cioè, sono state considerevolmente ridotte le ore della disciplina nei vari ordini di scuole, se non addirittura abolite in altri (per la cronistoria precisa si veda il sito www.anisa.it). A queste iniziative lo stesso “Giornale dell’arte” ha dato più volte risalto, riconoscendone il merito.
Ma in realtà, fin dal 1951, anno di costituzione dell’Associazione, ANISA si batte perché si diffonda la cultura dell’educazione al Patrimonio nel senso più lato possibile, che, in quanto elemento di civiltà e di cultura, è diritto di ogni cittadino e di cui l’insegnamento della Storia dell’arte è il principale veicolo. Le Olimpiadi del Patrimonio, organizzate dall’ANISA ogni anno coinvolgendo scuole di ogni regione d’Italia, sono divenute un appuntamento che non solo promuove la conoscenza della storia dell’arte, ma riscopre e valorizza beni culturali spesso trascurati dalle stesse comunità di appartenenza. Come nota a margine, è anche inesatta la notazione del prof. Pecci circa lo spazio di ampliamento del curricolo attribuito all’Educazione civica. Tutti sanno che l’obbligo di introduzione di questa disciplina deve avvenire all’interno del monte ore esistente, senza aggravi economici. Ed ANISA ha avanzato proposte affinché le discipline afferenti alla storia dell’arte possano trovarvi spazio.
A fronte di questo impegno così antico, indefesso e convinto, condotto sempre e solo in modo volontario e disinteressato, non accettiamo certo di essere posti tra i colpevoli e opponiamo ad un’esternazione di pensiero, fatti concreti. Aggiungiamo anche, perché è nostro costume praticare la massima correttezza, che nella nostra battaglia non siamo stati soli. Citiamo, a titolo di esempio, il recente appello di Italia Nostra per il potenziamento della storia dell’arte nella scuola, da noi subito rilanciato e sottoscritto.
Piuttosto apriamo un’altra riflessione: cosa fa del male all’insegnamento in generale e, in particolare, ad una disciplina come la nostra che è un insegnamento di secondo livello, cioè successivo all’aver appreso discipline di base come l’Italiano e la Matematica? Queste ultime nessuno si sognerà mai di eliminarle, ma il rischio si corre nel caso di discipline considerate ‘accessorie’ da improvvidi e miopi politici che non sanno o non considerano la cultura un bene perenne e l’unico investimento realmente fruttuoso nel tempo.
Il solo modo per difenderci in caso di ignoranza e di miopia dei decisori politici è dimostrare con i fatti la necessità di discipline come la Storia dell’arte. Ovverosia garantire livelli di qualità altissima dell’insegnamento affinché l’apprendimento possa arricchirsene e nutrirsene come di un bene indispensabile. E la domanda – prima ancora che la difesa – nasca dalle famiglie e dagli studenti stessi che ne sono beneficiari. E’ anzitutto in questo modo che si avvia il processo di recupero del prestigio della scuola e dei docenti oggi tanto messi in discussione. Anche su questo piano, l’impegno profuso dall’ ANISA per garantire agli insegnanti di storia dell’arte una formazione continua, in collaborazione con le università e i musei del territorio, è documentato da una quantità di iniziative di rilevanza nazionale e internazionale. Ma è del tutto evidente che la prima leva per affermare l’importanza culturale e civica di una disciplina come la nostra nasce dall’ orgoglio di essere degli insegnanti, cioè persone che lasciano il segno. Ci chiediamo se l’autore della lettera, che si firma giornalista e storico dell’arte, condivida questo sentimento.
Clara Rech
Presidente ANISA
Baldriga su RADIORAI 3 in difesa della storia dell’arte
Oggi la presidente Anisa Irene Baldriga è stata intervistata nell’ambito del programma “Tutta la città ne parla” sul tema della difesa della storia dell’arte e del ripristino e dell’ampliamento dell’insegnamento della disciplina in tutte le scuole secondarie di secondo grado.
ascolta l’intervista
BANDO delle Olimpiadi del Patrimonio 2020
Raffaello e i suoi
Per le Olimpiadi, giunte alla loro XV edizione, ANISA propone quest’anno in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte dell’artista il tema Raffaello e i suoi con una prospettiva che vuole concentrare l’attenzione sul multiforme ingegno del maestro e sul suo rapporto con gli allievi e con gli intellettuali della corte pontificia. Da Urbino a Perugia, da Firenze a Roma la sua “irresistibile ascesa” non incontra ostacoli e i suoi interessi si allargano dalla pittura, all’architettura, all’archeologia e alla visione moderna della tutela dei monumenti antichi.
La diaspora dei suoi allievi dopo il sacco di Roma diffonde la cultura pittorica di Raffaello in tutta Italia.
Questo tema permetterà agli studenti di ricostruire uno dei capitoli più straordinari dell’arte italiana in un viaggio attraverso la penisola.
Scarica qui il testo del Bando in versione definitiva, con gli allegati e le liberatorie:
Mela verde: Non c’è un pianeta B!
Fra le ragazze “ribelli” da includere nell’omonimo e ormai famosissimo libro indubbiamente non possiamo non immaginare una new entry: Greta Thunberg.

Avvolta oggi dal clamore mediatico, in realtà la sua è una storia che inizia quasi in sordina e in solitudine.
Ogni venerdì Greta marina la scuola e si reca di fronte al Riksdag, il Palazzo del Parlamento, a Stoccolma.
Si siede sul ciglio del marciapede ed issa un manifesto evidentemente compilato nell’intimità della propria cameretta: “ Sciopero scolastico per il clima”.
Non molla l’ostinata ragazzina di soli sedici anni. Prima ancora dei suoi coetanei o dei suoi docenti, si accorge di lei la stampa.
La storia fa il giro del mondo. In un lampo Greta diventa un personaggio pubblico, pur schiva e riservata, riesce a dare voce non ad uno dei temi, ma al Tema di questo inizio secolo: salviamo il pianeta!
Irrompe sulla scena un giovane nobile di bell’aspetto amante dell’avventura per i mari proprio come il suo bisnonno Alberto, appassionato oceanografo.
I due si imbarcano, accompagnati dal padre di Greta, su una bella imbarcazione a vela alla volta del porto di New York.


La rubrica Mela Verde, a cura della socia Patrizia Morisco, mette a disposizione materiali per la scuola primaria… e non solo!
ANISA al DIDACTA 2019 – affrettatati… molti seminari e workshop sono già sold out!
Quest’anno ANISA sarà presente alla
Fiera Didacta Italia 2019
9-11 ottobre 2019
Firenze, Fortezza da Basso
Presentazione video dell’Ispettrice Flaminia Giorda (MIUR). Vai al link: http://www.indire.it/2019/08/20/fiera-didacta-le-iniziative-di-indirizzo-artistico-visuale-organizzate-dal-miur-in-collaborazione-anisa-e-filmagogia/
Terza edizione del più importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola, con i seguenti seminari e workshop:
- Didattica del contemporaneo e interdisciplinarità: storia dell’arte, cinema, nuovi linguaggi
- Didattica della bellezza. Educazione civica e narrazione del patrimonio artistico
- Abitare la bellezza, la bellezza abitata. educare allo spazio e all’architettura
- Didattica del territorio e cittadinanza attiva. L’esperienza delle olimpiadi del patrimonio
- Patrimonio culturale e nuove tecnologie: costruire servizi smart per la cittadinanza
ANISA su Isoradio
Il 3 luglio alle 21,30 la presidente Irene Baldriga è stata intervistata di nuovo in diretta su Isoradio.
Argomento: musei e narrazione
ascolta l’intervista: