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Rettifica organizzazione selezione regionali delle Olimpiadi ANISA causa coronavirus

A causa della preoccupante diffusione del coronavirus e del comunicato del Ministero in materia di viaggi di istruzione abbiamo deciso di modificare  l’organizzazione delle selezioni regionali. 

La Commissione Olimpiadi ( Fabrizia Borghi, Teresa Calvano, Paola Strada) ha formulato una Rettifica al Bando Olimpiadi 2020 con l’approvazione della Presidente Clara Rech, della Presidente emerita Irene Baldriga   e di tutto il Direttivo

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La Storia dell’arte e la Scuola italiana

Sul Giornale dell’Arte di questo mese (Febbraio 2020), nella rubrica Dear Sir, il prof. Gerardo Pecci ha lanciato un grido di dolore: si è accorto, alla data, che la Storia dell’arte “è stata massacrata e senza speranza”. I colpevoli sono ravvisati nei ministri dell’Istruzione, a partire dalla Gelmini, nella Legge 107/2015 (la cosiddetta ‘Buona scuola’), nella presunta condotta omissiva ed eccessivamente tiepida di chi ha tentato di difendere la disciplina, in primis le Associazioni disciplinari e di categoria.

A questo punto urgono alcune precisazioni. Anzitutto, che ANISA, l’Associazione più antica dei docenti di Storia dell’arte e di discipline artistiche, ha promosso appelli con risonanza enorme nella pubblica opinione e adesione anche del Presidente della Repubblica, raccolte firme, interpellanze parlamentari; ha pubblicato numerosissimi articoli; ha partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive, convocato congressi e convegni in difesa della Storia dell’arte fin dal 2009, a seguito della Legge 133/2008, la cosiddetta ‘Riforma Gelmini’ (entrata in vigore nella secondaria di secondo grado il 1° settembre 2010), quando cioè, sono state considerevolmente ridotte le ore della disciplina nei vari ordini di scuole, se non addirittura abolite in altri (per la cronistoria precisa si veda il sito www.anisa.it). A queste iniziative lo stesso “Giornale dell’arte” ha dato più volte risalto, riconoscendone il merito.

Ma in realtà, fin dal 1951, anno di costituzione dell’Associazione, ANISA si batte perché si diffonda la cultura dell’educazione al Patrimonio nel senso più lato possibile, che, in quanto elemento di civiltà e di cultura, è diritto di ogni cittadino  e di cui l’insegnamento della Storia dell’arte è il principale veicolo. Le Olimpiadi del Patrimonio, organizzate dall’ANISA ogni anno coinvolgendo scuole di ogni regione d’Italia, sono divenute un appuntamento che non solo promuove la conoscenza della storia dell’arte, ma riscopre e valorizza beni culturali spesso trascurati dalle stesse comunità di appartenenza. Come nota a margine, è anche inesatta la notazione del prof. Pecci circa lo spazio di ampliamento del curricolo attribuito all’Educazione civica. Tutti sanno che l’obbligo di introduzione di questa disciplina deve avvenire all’interno del monte ore esistente, senza aggravi economici. Ed ANISA ha avanzato proposte affinché le discipline afferenti alla storia dell’arte possano trovarvi spazio.

A fronte di questo impegno così antico, indefesso e convinto, condotto sempre e solo in modo volontario e disinteressato, non accettiamo certo di essere posti tra i colpevoli e opponiamo ad un’esternazione di pensiero, fatti concreti. Aggiungiamo anche, perché è nostro costume praticare la massima correttezza, che nella nostra battaglia non siamo stati soli. Citiamo, a titolo di esempio, il recente appello di Italia Nostra per il potenziamento della storia dell’arte nella scuola, da noi subito rilanciato e sottoscritto.

Piuttosto apriamo un’altra riflessione: cosa fa del male all’insegnamento in generale e, in particolare, ad una disciplina come la nostra che è un insegnamento di secondo livello, cioè successivo all’aver appreso discipline di base come l’Italiano e la Matematica? Queste ultime nessuno si sognerà mai di eliminarle, ma il rischio si corre nel caso di discipline considerate ‘accessorie’ da improvvidi e miopi politici che non sanno o non considerano la cultura un bene perenne e l’unico investimento realmente fruttuoso nel tempo.

Il solo modo per difenderci in caso di ignoranza e di miopia dei decisori politici è dimostrare con i fatti la necessità di discipline come la Storia dell’arte. Ovverosia garantire livelli di qualità altissima dell’insegnamento affinché l’apprendimento possa arricchirsene e nutrirsene come di un bene indispensabile. E la domanda – prima ancora che la difesa – nasca dalle famiglie e dagli studenti stessi che ne sono beneficiari. E’ anzitutto in questo modo che si avvia il processo di recupero del prestigio della scuola e dei docenti oggi tanto messi in discussione. Anche su questo piano, l’impegno profuso dall’ ANISA per garantire agli insegnanti di storia dell’arte una formazione continua, in collaborazione con le università e i musei del territorio, è documentato da una quantità di iniziative di rilevanza nazionale e internazionale.  Ma è del tutto evidente che la prima leva per affermare l’importanza culturale  e civica di una disciplina come la nostra nasce dall’ orgoglio di essere degli insegnanti, cioè persone che lasciano il segno. Ci chiediamo se l’autore della lettera, che si firma giornalista e storico dell’arte, condivida questo sentimento.

Clara Rech

Presidente ANISA

 

ANISA su Farhenheit: intervista di Irene Baldriga

Oggi alle 15.00 la Past President Irene Baldriga è stata intervistata nell’ambito del programma “Farhenheit “sul tema “A chi appartiene l’arte?”.

Sono stati toccati i temi della fruibilità da parte di tutti dell’opera d’arte e del ruolo della storia dell’arte nell’epoca della globalizzazione.

ascolta l’intervista

https://www.raiplayradio.it/programmi/fahrenheit/archivio/puntate/

 

Il saluto di Clara Rech Presidente ANISA

Come primo atto della suo mandato la Presidente Clara Rech ha voluto salutare soci e simpatizzanti dell’Anisa con la lettera che segue:

Carissimi Soci, Carissimi Amici,

Desidero anzitutto ringraziare di cuore chi si è adoperato per l’ottima riuscita del recente Congresso Nazionale e ringraziare anche il Direttivo che ne è scaturito, il quale mi ha concesso nuovamente fiducia eleggendomi Presidente, incarico da me già ricoperto dal 2004 al 2010. Credo sia la prima volta nella vita dell’Associazione che un Presidente sia rieletto: è questo per me un grande onore nella consapevolezza dell’onere accresciuto che comporta.

Da quegli anni fino ad oggi la nostra Associazione ha assunto un’organizzazione e un raggio d’azione di importanza crescente, fino a diventare un punto di riferimento non solo nazionale per i temi che le sono propri: la promozione della cultura dell’arte e della bellezza, la didattica dell’arte, l’educazione al patrimonio, la formazione dei docenti.

Questo successo lo dobbiamo soprattutto all’operato del Presidente e del Direttivo uscenti ed è motivo di grande conforto e certezza per il futuro la presenza di diritto, nel nuovo Direttivo, dello stesso Presidente nel ruolo di Presidente emerito, come pure la riconferma della maggior parte dei componenti accanto a due nuove socie giovani e appassionate.

C’è di che ben sperare per il futuro della nostra ANISA!

Importanti sono state le modifiche dello Statuto approvate dall’Assemblea dei Soci che consentiranno ad ANISA di operare in modo più ampio e trasparente, ma sempre nel segno della continuità col passato.

L’autorevolezza che abbiamo guadagnato ci impone infatti nuove sfide e nuove responsabilità. L’essere considerati interlocutori fidati da enti ed istituzioni pubblici e privati accresce il numero delle nostre azioni, amplia la nostra progettualità e incrementa la responsabilità che abbiamo nei confronti della  comunità professionale della scuola che in noi si riconosce, come pure dei tanti che, pur essendo esterni al mondo scolastico, si appassionano alle tematiche che ci sono care.

Dovremo continuare ad impegnarci sia a livello nazionale che a livello regionale e provinciale su ogni piano, politico, sociale e culturale affinché l’educazione all’arte e al patrimonio vengano sentite sempre più come un diritto di tutti i cittadini del nostro Paese. Esercitare una cittadinanza attiva non sarà mai possibile senza adottare un’ottica realmente inclusiva di tutto ciò che è umano e di cui la produzione artistica è la traccia storica più fedele.

I nostri ragazzi e le nostre ragazze dovranno crescere con una corretta comprensione del vocabolo ‘inclusività’, perché tutto è connesso ed è nella relazione che la persona si realizza. Inclusività significa ascoltare tutte le voci, specie quelle emarginate dalla discussione perché appartenenti ai più deboli e quindi, spesso, agli stessi giovani, così come è necessario considerare in ogni contesto l’interezza della persona umana che non si può sviluppare in un ambiente degradato o in mezzo a disuguaglianze sociali.

Nel segno di questa ecologia globale deve realizzarsi un nuovo umanesimo. A questo puntano tutti i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, obiettivi integrati nelle cinque P: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership.

Nelle prossime settimane definiremo con il Direttivo le linee d’azione per il prossimo triennio. Nel nuovo anno dovremo onorare molti e grandi impegni già sottoscritti, in primis le Olimpiadi del Patrimonio che sono un nostro fiore all’occhiello da quindici anni e che quest’anno hanno varcato i confini nazionali.

Altri progetti e programmi concreti prenderanno corpo con il concorso delle commissioni tematiche e delle sezioni provinciali e grazie  al confronto  aperto con tutti i soci.

Cercheremo di consolidare il livello qualitativo ormai raggiunto nel segno della passione e dell’impegno che ci contraddistinguono e per i quali assicuro le mie energie e quelle di tutti gli organi associativi. Al tempo stesso auspico che si ampli sempre più la platea di chi vuole mettersi in gioco con noi collaborando attivamente alle nostre iniziative.

Per ora invio a ciascuno di voi il mio saluto grato ed affettuoso con auguri di ogni bene in vista delle prossime festività natalizie del nuovo anno.

 

Roma, 13 dicembre 2019

clara

 

 

 

 

 

Roma 9 -10 Dicembre: XXIX Congresso ANISA

Raffaello, “un bellissimo ingegno”

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vai al link dei Musei Vaticani

http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/eventi-e-novita/iniziative/Eventi/2019/convegno-raffaello-anisa.html

leggi il comunicato stampa

 I biglietti per partecipare sono esauriti in quanto la capienza della sala dei Musei Vaticani non permette di inserire altre persone, per cui le iscrizioni sono chiuse. 

Il giorno dopo il Convegno continua presso l’Istituto centrale della Grafica; il Convegno di studio si conclude alle ore 13:00 del 10 dicembre.

L’Assemblea dei soci si riunisce per i lavori del XXIX Congresso ANISA alle ore 14:00 del 10 dicembre presso la sala “Dante” dell’Istituto Centrale della Grafica,  in via della Stamperia 6 a Roma. Tutti i soci regolarmente iscritti per il 2019 hanno diritto a partecipare all’Assemblea indipendentemente dalla partecipazione al Convegno .

La partecipazione al congresso costituisce titolo ai fini dell’aggiornamento: è previsto l’esonero dall’insegnamento in quanto Anisa è soggetto accreditato per la formazione (art. 2, 3, Direttiva Miur n. 90/2003, e D.M. 15-4- 2009)

 

Segnaliamo ai docenti che parteciperanno al XXIX  Congresso ANISA del 9-10 dicembre Raffaello “ Un bellissimo ingegno” che   La Villa Farnesina, per il periodo di durata della mostra LEONARDO A ROMA. INFLUENZE ED EREDITÁ ( 4 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020), sarà aperta da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 17:00). Coloro che ritengono possibile una visita domenica 8 dicembre possono prenotare on line  a questo link: https://www.booking-villafarnesina.it/it/booking-1/

Info: +(39) 0668027267; linceileonardo2019@lincei.it 

La sessione pomeridiana del giorno 10 dicembre, a partire dalle ore 14, sarà dedicata alle operazioni congressuali: Assembla dei Soci, candidature ed elezione del Direttivo e delle Cariche statutarie per il triennio 2019-2022. Tutti i soci in regola con la quota del 2019 hanno il diritto di partecipare, indipendentemente dalla partecipazione al Convegno di studi. Per tutte le novità seguici su www.anisa.it

La partecipazione al Congresso costituisce attività valida ai fini dell’aggiornamento dei docenti per un totale di 20 ore di formazione ed è previsto l’esonero dal servizio poiché Anisa è inclusa nell’elenco degli Enti accreditati e qualificati per la formazione ai sensi della Direttiva MIUR 170/2016.

FAQ

Dove posso contattare l’organizzatore per qualsiasi domanda?
Scrivi all’indirizzo segreteriaolimpiadi@anisa.it .
Come posso effettuare l’iscrizione?
Le iscrizioni sono chiuse.
Quali sono i dati identificativi e il codice fiscale dell’ANISA?
Sede nazionale ANISA c/o Liceo Tasso – via Sicilia 168 -00187 ROMA
Codice Fiscale ANISA: 94072730487
Posso partecipare al Congresso anche se non sono socio ANISA?
Si, per partecipare è richiesto un contributo di 50 euro che dà diritto all’iscrizione all’ANISA per il 2020.
A cosa mi dà diritto il versamento della quota di iscrizione?
Versando il contributo di 50 euro avrai diritto al rinnovo della tessera ANISA per il 2020 e potrai partecipare ai lavori del Congresso e a tutte le attività ANISA pr il 2020. Tuttavia potrai partecipare all’elezione degli organi statutari solo se sei in regola con l’iscrizione 2019.
La mia registrazione o il mio biglietto è trasferibile?
No
Il Congresso costituisce titolo ai fini dell’aggiornamento dei docenti?
Si, Anisa è inclusa nell’elenco degli Enti accreditati e qualificati per la formazione ai sensi della Direttiva MIUR 170/2016.
Posso richiedere al Dirigente Scolastico l’esonero dal servizio per partecipare al Congresso?
Si, Anisa è soggetto accreditato per la formazione e i docenti hanno diritto ogni anno scolastico a cinque giorni di permesso per partecipare alle attività di formazione.