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Osservazioni sul Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36.  Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

(La riforma del sistema di formazione e reclutamento dei docenti è contenuta al Capo VIII dall’art. 44 all’art. 47)

Nelle more della conversione obbligatoria in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in G.U., ANISA ribadisce anzitutto che ritiene centrale supportare la crescita professionale dei docenti rafforzandone le conoscenze e l’acquisizione di metodologie didattiche efficaci e innovative. ANISA ritiene irrinunciabile l’aggiornamento sui contenuti disciplinari, sulle pratiche di aula, sulla progettazione, sui metodi di valutazione. ANISA ritiene altresì che le risorse digitali siano importanti, ma vadano agganciate alle specificità dei contenuti e delle discipline.

ANISA, come già altre associazioni disciplinari come ADI e l’Associazione dei Matematici, esprime forti perplessità sul consentire l’acquisizione dei crediti per l’insegnamento già durante il percorso della laurea triennale, laddove è assolutamente necessario rafforzare le competenze di base sulle discipline degli studenti. La formazione specifica, in particolare quella per i 20 cfu del tirocinio, andrebbe quindi erogata in una fase successiva. Se ne auspica in ogni caso la gratuità e l’erogazione il più possibile senza ricorso alle modalità telematiche.

ANISA trova altresì positivi i seguenti punti, pur auspicando alcuni importanti correttivi:

  1. Unitarietà del percorso formativo
  2. Correlazione con il Piano nazionale della formazione all’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107 sia della formazione iniziale che di quella continua.
  3. Reclutamento dei docenti solo per concorso. Si riconosce l’importanza prioritaria del superamento del concorso per l’ingresso alla professione ma si rileva un’eccessiva articolazione del percorso abilitante, auspicandone una semplificazione.
  4. Acquisizione dei cfu attraverso le università, in stretta relazione col sistema scolastico che deve rimanere riferimento irrinunciabile per la costruzione di percorsi efficaci.
  5. Tipologia della Prova abilitante finale: prova scritta e lezione simulata, sebbene sarebbe importante specificare la tipologia dello scritto che, si auspica, non sia come test fortemente strutturato.
  6. Numero chiuso in base al fabbisogno.
  7. Formazione anche su Metodologie didattiche innovative e competenze digitali correlate, da potenziare soprattutto durante la formazione continua.
  8. In merito alla Formazione continua incentivata di durata triennale a rivisto tutto il sistema di formazione continua incentivata, rendendolo più flessibile e meno gravoso sull’impegno del docente e, al tempo stesso, garantendo riconoscimenti stipendiali a tutti coloro (e non solo a un 40%) che hanno portato a temine con successo la formazione. Si sottolinea, inoltre, l’importanza di prevedere, nei percorsi di aggiornamento/formazione, il coinvolgimento dei docenti più esperti in forme di tutoraggio verso i docenti più giovani o inesperti.
  9. In merito all’istituzione della Scuola di alta formazione del sistema nazionale della pubblica istruzione si esprimono perplessità sulla utilità di un ulteriore organismo preposto alla formazione.