Oggi la presidente Anisa Irene Baldriga è stata intervistata nell’ambito del programma “Tutta la città ne parla” sul tema della difesa della storia dell’arte e del ripristino e dell’ampliamento dell’insegnamento della disciplina in tutte le scuole secondarie di secondo grado.
Per le Olimpiadi, giunte alla loro XV edizione, ANISA propone quest’anno in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte dell’artista il tema Raffaello e i suoi con una prospettiva che vuole concentrare l’attenzione sul multiforme ingegno del maestro e sul suo rapporto con gli allievi e con gli intellettuali della corte pontificia. Da Urbino a Perugia, da Firenze a Roma la sua “irresistibile ascesa” non incontra ostacoli e i suoi interessi si allargano dalla pittura, all’architettura, all’archeologia e alla visione moderna della tutela dei monumenti antichi.
La diaspora dei suoi allievi dopo il sacco di Roma diffonde la cultura pittorica di Raffaello in tutta Italia.
Questo tema permetterà agli studenti di ricostruire uno dei capitoli più straordinari dell’arte italiana in un viaggio attraverso la penisola.
Fra le ragazze “ribelli” da includere nell’omonimo e ormai famosissimo libro indubbiamente non possiamo non immaginare una new entry: Greta Thunberg.
Greta Thunberg
Avvolta oggi dal clamore mediatico, in realtà la sua è una storia che inizia quasi in sordina e in solitudine.
Ogni venerdì Greta marina la scuola e si reca di fronte al Riksdag, il Palazzo del Parlamento, a Stoccolma.
Si siede sul ciglio del marciapede ed issa un manifesto evidentemente compilato nell’intimità della propria cameretta: “ Sciopero scolastico per il clima”.
Non molla l’ostinata ragazzina di soli sedici anni. Prima ancora dei suoi coetanei o dei suoi docenti, si accorge di lei la stampa.
La storia fa il giro del mondo. In un lampo Greta diventa un personaggio pubblico, pur schiva e riservata, riesce a dare voce non ad uno dei temi, ma al Tema di questo inizio secolo: salviamo il pianeta!
Irrompe sulla scena un giovane nobile di bell’aspetto amante dell’avventura per i mari proprio come il suo bisnonno Alberto, appassionato oceanografo.
I due si imbarcano, accompagnati dal padre di Greta, su una bella imbarcazione a vela alla volta del porto di New York.
L’Anisa esprime pieno consenso in merito all’appello rivolto da Italia Nostra al Ministro Bussetti per il potenziamento della storia dell’arte nelle scuole di ogni ordine e grado.
L’iniziativa di Italia Nostra conferma l’attenzione e la sensibilità della società civile per un ampliamento delle condizioni di accesso e di comprensione del patrimonio artistico e culturale.
Nel guidare questa fondamentale battaglia civica e culturale, l’Anisa ha sempre ribadito la necessità di svincolare il principio della conoscenza dei beni artistici e del paesaggio da qualsiasi carattere di difesa corporativa o di esclusiva appartenenza all’ambito delle politiche scolastiche.
L’inserimento della storia dell’arte nelle scuole di ogni ordine e grado e’ questione che tocca i diritti fondamentali del cittadino, ovvero la conquista di un livello di consapevolezza che investe i valori dell’identità culturale e della memoria storica.
Per queste ragioni, la proposta di Italia Nostra – coerente con uno storico impegno per la tutela del patrimonio che la accomuna ad altre realtà associative, tra cui il FAI e la stessa Anisa – rilancia una questione rispetto alla quale l’Italia intera attende da troppo tempo una risposta concreta e convincente.
Come più volte sottolineato, riteniamo
altresì che la recente proposta di reintrodurre lo studio dell’educazione civica contempli spazio e rilevanza allo studio dei beni artistici e della loro tutela.
Anisa ribadisce piena disponibilità alla elaborazione di proposte, mettendo a disposizione esperienza didattica, professionalità e competenze per garantire a tutti gli studenti italiani lo studio della storia dell’arte sin dalla scuola primaria.
Leggi la proposta di Italia Nostra: