Auguri di Buona Pasqua ai soci e a tutti coloro che ci seguono da ANISA

Carissimi Soci, Carissimi Amici,

In questo anno davvero particolare, vorrei farvi arrivare il mio augurio per la prossima Pasqua. Auguri a noi tutti che questa festa del ‘passaggio’ ci veda protagonisti, che tutti sappiamo andare ‘oltre’. Questo virus ha smascherato un po’ tutto; ci ha mostrato cosa conta sul serio, quanto indispensabili ci siano mille gesti che prima consideravamo ordinari o automatici: respirare, camminare, ma anche prendere un caffè al bar…

Ha costretto noi tutti nel mondo a fare cose che nessuno finora è stato in grado di obbligarci a fare. Ha dimostrato che non possiamo più permetterci che esistano zone troppo povere e sottosviluppate perché, prima o poi, questo si torcerà contro tutto il pianeta. E che compromettere ecosistemi e biodiversità non è più una cosa di cui sentiamo distrattamente notizia nel telegiornale. Si sono ribaltate tante categorie; una per tutte: ora, se ci si vuole bene, ci si tiene a distanza. Saranno scritti fiumi di saggi filosofici, antropologici, economici…. su tutto questo. 

Sono state riscoperte e valorizzate tante cose: si è visto quanto le persone abbiano bisogno di cultura e di arte. Sono i connotati della civiltà, i segni di quanto nobile sia la natura umana e di quanto alti siano i suoi bisogni. L’uomo non si accontenta di sopravvivere. Vuole vivere esprimendo l’altezza che lo abita, la profondità che gli dà spessore.

Auguriamoci che, una volta passata la tempesta, tutti si ricordino dell’importanza primaria di settori finora negletti perché considerati non redditizi, come la sanità e la scuola. Che si continui, come ora, ad avere bisogno dell’arte e che non si ricada nella fretta bulimica di accaparrare, possedere, fagocitare tutto, considerando la cultura inutile orpello.

Forse aveva ragione Einstein nel dire che la crisi è una benedizione per l’umanità: fa scaturire creatività, inventiva, capacità di scoprire… solo così, del resto, possiamo dare un senso a tanti lutti e a tante sofferenze.

Auguri quindi di uscire diversi, non ‘adattati’ ma ‘rinati’ da questo epocale momento.
Buona Pasqua!

 

Clara Rech

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Roma, 10 aprile 2020