Archivi tag: storia dell’arte

 

XXVIII Congresso ANISA

inseriamo su richiesta il modulo di iscrizione al Congresso tradizionale (per chi lo preferisce alla modalità Evenbrite)

modulo iscrizione congresso Bari

XXVIII Congresso nazionale ANISA

14, 15 e 16 Ottobre 2016
Bari, Museo Civico, Strada Sagges 13

 

TEMATICHE:

Legge 107, Alternanza scuola lavoro, Formazione dei docenti, Progettazione basata sul patrimonio culturale

INFO E ISCRIZIONI:

La partecipazione al congresso costituisce titolo ai fini dell’aggiornamento: è previsto l’esonero dall’insegnamento in quanto Anisa è soggetto accreditato per la formazione (artt. 2, 3, Direttiva Miur n. 90/2003, e D.M. 15-4- 2009).

Iscrizioni entro il 10 ottobre: effettuare un bonifico di € 50 intestato a Anisa per l’educazione all’arte – IBAN IT24 N076 0102 40000 0037009 164 – causale iscrizione Congresso Bari. Il versamento deve essere effettuato dalla persona partecipante, altrimenti non è possibile identificare l’iscritto. Il contributo di 50 euro dà anche diritto all’iscrizione o al rinnovo della tessera ANISA per il 2017.

Cliccare il pulsante per iscriversi al congresso:

Eventbrite - XXVIII Congresso ANISA

 Recapiti B&B centrali a Bari.

 

Iscrizioni XXVIII Congresso ANISA – Bari, 14-16 Ottobre 2016

Iscriviti al Congresso con EventBrite

Iscrizioni entro il 10 ottobre: effettua un bonifico di € 50 intestato a Anisa per l’educazione all’arte – IBAN IT24 N076 0102 40000 0037009 164 – causale iscrizione Congresso Bari (valido anche come iscrizione all’Associazione per tutto il 2017).

Oppure utilizza il modulo.

 

Prossimi eventi anisa – ottobre / novembre 2016

Congresso nazionale ANISA , Bari , 14 e 15 ottobre 2016

il tema del congresso  riguarderà i  cambiamenti e  i nuovi problemi della storia dell’arte e delle materia artistiche a partire dalla legge 107

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 Convegno e corso di formazione dedicato al restauro – Musei Vaticani, Roma , 10 -11 novembre 2016

il convegno tratterà , come nel 2014, il tema del restauro, in particolare dell’architettura. Con l’occasione verranno presentati gli atti del precedente convegno “Restaurar, Ristaurare, Rifare a una cosa le parti guaste…”

 

 

 

 

Mela verde: “Tiziano,Veneri, bamboline di carta”

Carissime e Carissimi,
ci eravamo lasciati alla Biblioteca Angelica, l’antica biblioteca degli Agostiniani al centro della città di Roma. Un luogo di incredibile fascinazione per grandi e piccoli. Un luogo evocativo e davvero suggestivo: pareti di tomi antichi sembrano “portare” l’architettura del mondo!
Dopo tanta emozione, in classe abbiamo fatto lo stato dell’arte ( è il caso di dire) e siamo ripartiti alla ricerca di nuovi orizzonti.

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Scarica il bozzetto dell’abito.

Scarica le bamboline di carta.

 

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La rubrica Mela Verde, a cura della socia Patrizia Morisco, mette a  disposizione materiali per la scuola primaria… e non solo!

 

 

Mela verde: “Bibliopassione”

Si diceva il 10 febbraio durante il corso di aggiornamento dell’ANISA, tenutosi presso l’Istituto per la patologia del libro, proprio nella gremita biblioteca, che le biblioteche storiche rappresentano un frammento importante dell’educazione al patrimonio culturale. Importante, ma poco frequentato.
La classe di Mela Verde costituisce una fortunata eccezione. Il 5 febbraio, infatti, ha avuto l’occasione di visitare la storica “ Biblioteca Angelica”, meraviglia di cultura e sapere, incastonata nel centro della città di Roma, alle spalle di Piazza Navona, perla barocca, e posta tra opere di eccezionale spessore del Caravaggio: la Madonna dei Pellegrini in S. Agostino e la Cappella Mattei in S. Luigi dei Francesi.
Un’occasione unica. Un “bingo” didattico. Tele, piazza, biblioteca, chiese e memorie agostiniane. Santi, monaci, copisti, tipografi, pittori irriverenti e archi- star ante litteram.
Ma è davvero possibile un itinerario del genere per bambini della scuola primaria? Sì, perché è Roma a renderlo tale! Solo una città pensata per imperatori e papi, ricca di tracce e orme, “immensa” e concentrata, può offrire una tale occasione di crescita culturale.
Ma ora torniamo per un attimo a scuola e vediamo quali sono state le premesse per una visita così ricca e complessa.

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La rubrica Mela Verde, a cura della socia Patrizia Morisco, mette a  disposizione materiali per la scuola primaria… e non solo!

 

 

Mela verde: “Il Giorno della Memoria”

Il valore di una ricorrenza, ovvero si può parlare ai bambini dell’Orrore?
Il giorno 27 gennaio, ricorre il “Giorno della Memoria”, in onore e in ricordo dei sei (avete letto bene) milioni di ebrei trucidati dal regime nazi-fascista nei lagher europei. Sei milioni di persone innocenti, colpevoli di professare una fede, di appartenere a minoranze etniche (il nostro ricordo va agli zingari internati nei campi) o di avere orientamenti “divergenti” (il caso di molti omosessuali torturati, deprivati, uccisi).
Tra questa folla immensa e disperata, molti i bambini deportati, strappati alle braccia dei genitori, finiti nelle mani del dott. Menghele come cavie da laboratorio. Spaventati, denutriti, ammassati, violentati nell’anima e nel corpo sono la componente umana più straziante di queste pagine di Storia. Come recita la stele nel Ghetto ebraico di Roma, qualcuno è morto prima di nascere.
Dimenticare, o meglio, non ricordare, non portare di nuovo al cuore prima che alla mente, certi avvenimenti non solo rischia di vanificare i percorsi di chi voglia sin dalla Scuola Primaria fare dell’apprendimento della Storia, uno dei campi di ricerca per una cittadinanza avvertita come tale da subito, ma rischia, il che è peggio, di rendere impossibile una lettura dell’attuale che, purtroppo, e come ben sappiamo, vede nell’annientamento dell’infanzia una delle caratteristiche ricorrenti della storia umana.
Sapere, conoscere, da subito, ci mette nelle condizioni di comprendere ciò che ancora si perpreta sotto i nostri occhi e di riflettere sui tanti temi correlati alla fuga dei popoli dalla miseria, dalla guerra, dalle persecuzioni etniche e religiose.
Dunque se l’Orrore c’è, in qualche modo va narrato. Si scelgano parole, temi e immagini, ma si continui a fare della scuola un luogo di conservazione, trasmissione e consolidamento della Memoria collettiva.

 

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La rubrica Mela Verde, a cura della socia Patrizia Morisco, mette a  disposizione materiali per la scuola primaria… e non solo!

 

 

Progetto “Giotto tra candore e stupore”

I giorni di festa sono ottimi giorni per pensare e meditare con più calma su problematiche che la quotidianità ci presenta con compulsività e a cui spesso rispondiamo con un eccesso di tempestività.
Rileggendo, mi rendo conto della ricchezza di “a” con l’accento. E allora, ve ne aggiungo un’altra contenuta nella parola “Natività”; parola desueta perché inghiottita da una foresta di altri vocaboli che riguardano il Natale, più vicini al mondo dei consumi che al significato stesso dell’accadimento, che nella sua estrema semplicità riguarda la nascita di un bambino.
Punto e a capo.
Ma, si obietta, e a giusta ragione, sai com’è? Quel bambino per buona parte dell’umanità è il figlio di Dio, speranza di ripartenza, di conversione verso nuovi obiettivi.
Chiaro, ma, pur nel rispetto del valore religioso “occidentale”, si può festeggiare il Natale in una classe multietnica a partire dall’illustrazione di una “Natività” dell’arte cristiana?
Ovvero. Si può leggere “laicamente” un tema così eminentemente legato alla tradizione religiosa cristiana?
Ci abbiamo provato, l’ultimo giorno di scuola, insieme all’insegnante di religione (e con chi altri?) e in presenza del bambino islamico inserito nella nostra classe e di due bambini che non frequentano l’ora di religione (ora alternativa).

 

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Mela verde: “ In vista del Natale”

Ci si sta preparando al Natale, fra mille problemi, legati all’interpretazione dell’intercultura. Non è questa la sede per aprire il dibattito, ma vi invitiamo a partecipare al prossimo convegno di formazione che Anisa terrà in Vaticano e che verterà proprio su questi temi. Il nostro sito ve ne terrà informati.

Noi possiamo soltanto dirvi cosa accadendo nella classe di Mela Verde, partendo dal principio che la storia dell’arte italiana, ma direi a livello globale, anche quando racconta pagine sacre è in realtà la narrazione del Paese…

 

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